PRESENTAZIONE DEL SONETTO “RVF 3” di Francesco Petrarca
TESTO
RVF 3
Era il giorno ch'al sol si scoloraro
per la pietà del suo Fattore i rai,
quand'ì fui preso, e non me ne guardai,
che i be' vostr'occhi, donna, mi legaro.
Tempo non mi parea da far riparo
contra' colpi d'Amor: però m'andai
secur, senza sospetto; onde i miei guai
nel commune dolor s'incominciaro.
Trovòmmi Amor del tutto disarmato,
e aperta la via per gli occhi a core,
che di lagrime son fatti uscio e varco:
però, al mio parer, non li fu onore
ferir me de saetta in quello stato,
a voi armata non mostrar pur l'arco.
PARAFRASI
Era il giorno in cui i raggi del sole impallidirono oscurandosi, quando io fui preso dai vostri occhi belli, o donna, e io fui rapito e imprigionato dal vostro sguardo.
Il tempo non mi sembrava in grado di proteggermi dai colpi d'amore, perciò sicuro me ne andai senza diffidenza, cosicché i miei guai cominciarono nel dolore comune.
Amore mi trovò del tutto indifeso e fu aperta la via che va dagli occhi al cuore, cioè iniziai a piangere.
Perciò secondo me non fece onore, ferirmi in quello stato con delle frecce, a voi, che pur essendo armata non mostravate l'arco.
COMMENTO
Caro lettore e cara lettrice,
prova a ricordare un episodio in cui ti sei sentito rapito attraverso lo sguardo del tuo primo innamoramento? Quali emozioni hai provato? E se quel tuo "Amore" era soltanto platonico, e, ricco di illusioni ti ha comunque lasciato uno spiraglio di luce?
Dunque per raggiunge il benessere psico-fisico dobbiamo imparare l'arte del vedere sempre il bello in ogni cosa. Non mi resta che citare l'artista e pittore austriaco, Gustav Klimt con la sua famosissima frase: "Chi sa vedere le cose belle è perché ha la bellezza dentro di sè".
Un invito a guardare il bello in ogni circostanza seppur a primo impatto, ci lascia in un senso di vuoto. Buona rimembranza!
A cura di
Federica Corbisiero