PRESENTAZIONE DEL SONETTO “RVF 250” di Francesco Petrarca
CANZONIERE
TESTO
RVF 250
Solea lontana in sonno consolarme
con quella dolce angelica sua vista
madonna; or mi spaventa e mi contrista,
né di duol né di tema posso aitarme:
che spesso nel suo volto veder parme
vera pietà con grave dolor mista,
e udir cose onde 'l cor fede acquista
che di gioia e di speme si disarme.
-Non ti soven di quella ultima sera
-dice ella- ch'ì lasciai li occhi tuoi molli
e sforzata dal tempo me n'andai?
I' non tel potei dir allor, né volli;
or tel dico per cosa esperta e vera:
non sperar di vedermi in terra mai-.
PARAFRASI
Un tempo la mia donna (Madonna) era solita quando mi appariva in sogno, e recarmi conforto con il suo aspetto dolce e angelico.
Ora quando mi appare in sogno mi spaventa e mi abbatte né posso difendermi dal dolore e dalla paura: poiché spesso mi sembra di vedere sul suo viso una compassione mista e un profondo dolore e ascoltare cose tali per le quali il cuore si convince di dover deporre la gioia e la speranza.
Non ti ricordi di quell'ultima sera? Mi dice lei "in cui lasciai i tuoi occhi bagnati di pianto e costretta dal tempo che passava me ne andai".
Io non te lo potevo dire, né volevo, ora te lo dico come cosa certa e vera, non aspettarmi di rivedermi mai più viva sulla terra.