LA FILOSOFIA COME EDUCAZIONE AL PENSIERO Critico A PARTIRE Dai più piccoli

06.07.2023

Durante il primo "Itinerario pensante", promosso dall'associazione "Conduco un dialogo" nella prima settimana di luglio, voglio fare un focus sull'attività laboratoriale dedicata ai ragazzi "filosofi della vita". Ad inaugurare il percorso i ragazzi di Campomaggiore, con Maria De Carlo, Angiolina Fedeli e Federica Corbisiero. Dai più piccoli filosofi è emerso il seguente insegnamento: "Si diventa felici quando si è con gli altri. Quando si rimedia agli errori fatti e si sorride". Diversi gli esempi dei bambini quando nella loro quotidianità si sono sentiti in colpa, ad esempio con il fratello per aver rotto una costruzione e, grande la voglia di rimediare nel comprare l'oggetto. Durante il laboratorio per ragazzi Filosofi per la vita, a Palazzo San Gervasio con un grande gruppo di ragazzi è emerso la tesi finale: "avere nuovi amici ci rende felici". Un ragazzo però interviene dicendo: "Io non sono felice con gli amici". Su invito delle insegnanti si è fatto un bel applauso e il ragazzo esordisce così: "Ora sono felice!". Nella giornata dedicata ai piccoli filosofi di Brienza tanti i loro pensieri. Nonostante la tenera età il pensiero andava lontano, trattando tematiche della violenza, del bullismo, con esempi della disattenzione della figura del genitore nel lasciare i piccoli a degli sconosciuti, o dimenticarli nella macchina. Notizie di cronaca sulla bocca di bambini fa credere che il futuro riserva la bellezza nell'attenzione ad usare le belle parole e nella gentilezza. Vogliamo partire da qui, dai loro insegnamenti per un futuro migliore. Secondo un'indagine la maggior parte delle persone crede che la filosofia sia una "disciplina" che si pratica soltanto all'interno del mondo accademico. Questo mito va sfatato! Partendo dalle origini della sua vera natura si scopre la metafora del viaggio, del cammino, intesa in una continua ricerca dell'essere e della verità. Da qui la sfida del ventunesimo secolo di promuovere la pratica denominata Philosophy for children ovvero la filosofia con i bambini, dove il facilitatore li porta al "pensare insieme". La filosofia è quella pratica che non dà risposte certe e assolute come lo è per la teologia; ma, invita sempre a mettere la comunità di ricerca in discussione, in crisi con nuovi dubbi. La pratica del "filosofare" che propone Lipman dall'età infantile la rende viva per tutte le fasce d'età, indistintamente e dunque, non riservata ai filosofi, ai pochi eletti. Grazie alla metodologia di Lipman i piccoli pensatori attraverso la guida del facilitatore, sono in grado di pensare in modo autonomo, riflessivo e auto-correttivo. L'idea di far incontrare i bambini e la filosofia (oggi conosciuta "P4C) ha origini lontane, già il filosofo Socrate era solito sostenere che: "la filosofia fosse per tutti"

Sono proprio i bambini che con la capacità di meravigliarsi, ponendosi l'interrogativo del "Perchè?" possono praticare la filosofia. La Philosophy for children è un metodo laboratoriale che non segue la solita lezione frontale, ma un esperimento attraverso la forma dialogica tanto cara a Socrate, per partorire la verità e conoscere se stesso. (Gnosci te ipsum). Questo il percorso per arrivare alla ricerca comunitaria. Qualcuno diceva: per cambiare il mondo bisogna partire da se stessi. Ogni singolo pensatore, in base alle sue esperienze di vita contribuisce al miglioramento del mondo. E allora immergiamoci nella bellezza dell'educare al pensiero tramite il metodo d'indagine socratico attraverso il dialogo. Durante il percorso laboratoriale P4C ideato da Lipman si dispongono i piccoli filosofi in un cerchio. Al via la lettura. Il facilitatore è solito leggere un pezzo di un brano di una storia scelta. Seguono le domande da fare ai discendenti, quali ad esempio: "Che cosa hai trovato di poco chiaro, di simpatico, di interessante?" Si prosegue con uno spazio dedicato al pensiero, tramite il silenzio. Le domande guide del facilitatore partono dal: "Perché?" Dopo aver dedicato dei minuti alla riflessione, si passa a trascrivere gli interventi dei bambini su di una lavagna con al fianco il nome del bambino, per far capire quanto sia importante il loro contributo ed intervento. Di rilevante importanza è il prestare ascolto ai piccoli pensatori per far emergere il loro pensiero, frutto di una propria autonomia. Concludo con la frase dei piccoli di Brienza:

" Sbagliare è pericoloso e ti fa rimanere solo! Si sbaglia per imparare". Da qui vogliamo imparare dai loro gesti e dalle loro parole e vogliamo ringraziarli per il tempo dedicato alla filosofia. Un invito ai Dirigenti scolasti della scuola primaria di promuovere la P4C, mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di far partorire la verità. Per un nuovo Umanesimo come Associazione culturale ci crediamo! Viva la filosofia!


A CURA DI

Federica Corbisiero

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