I MALAVOGLIA
A CURA DI
Federica Corbisiero
I Malavoglia sono il Romanzo considerato il capolavoro del Verga e della corrente Verista.
Essa è la storia di una famiglia "I Toscano" soprannominati da tutti i Malavoglia, a causa delle continue disgrazie che vi colpiscono. Al centro della vicenda c'è la casa del nespolo dove vive la famiglia dominato dal patriarca Patron' tomi, entrambi emblema del focolare domestico la casa. Questa casa sarà perduta dagli uni e riscattata dagli altri, in un crescente che vanno dal naufragio della barca "la Provvidenza", portata in mare da Bastianazzo, figlio di Patron'tomi e affondata dalla tempesta con il suo carico di lupini che darà la morte a Bastianazzo e travolgerà la moglie la Longa e i figli Mena, Toni Junior, Lia, Luca e Alessi in un turbinio di sventure da cui si salverà solo il più giovane Alessi che riacquisterà la casa del Nespolo.
Verga attraverso i suoi protagonisti scopre la serietà morale delle plebi, le loro sofferenze ma nega ad essa la lotta attiva e l'azione responsabile. La legge del progresso così lodata da tutti, sembrò a Verga un cumulo di sofferenze.
Il suo idolo è Patron'tomi vecchio, cioè il saggio della rassegnazione che parla appunto attraverso i proverbi.
L'ideologia di P. è la legge dell'ostrica la quale vive abbarbicata allo scoglio di cui si nutre al punto che se ne distacca è destinata a morire.
Secondo questa ideologia e visione del mondo nessuno deve muoversi dal suo scoglio, cioè, dalla sua posizione sociale poiché non si può fare il passo più lungo della gamba, altrimenti, il mare come un pesce vorace lo inghiotta, come fa con l'ostrica.
Acitrezza il paese dove si svolge la vicenda appare come un inferno di ingiustizia dove gli uomini sono tutti dei vinti, in quanto i tentativi di ribellione non riescono mai a trovare una soluzione.
Caro lettore e cara lettrice,
ti invito a riflettere sulla suddetta visione del mondo. Pensi che è tutt'ora così attuale e vicina a noi uomini del ventunesimo secolo?