Come la filosofia può davvero salvarti la vita
"Il quotidiano passa per lo più inosservato come una cosa ovvia, in cui siamo immersi
senza consapevolezza: dargli dignità significa conferire legittimità al pensiero che
deriva dall'esperienza".
Come possiamo dare legittimità al pensiero se ci troviamo in un'epoca in cui tutto è messo in discussione?
La "stabilità" pare essere l'eccezione alla norma dell'incertezza, tutto sembra sfuggirci. Attualmente, stiamo attraversando un cambiamento radicale che riguarda il campo della comunicazione: siamo inseriti, o meglio immersi, in una rete di contatti rispetto ai quali avvertiamo quasi il 'dovere' di essere continuamente connessi. Viviamo gli stimoli del presente e spesso non abbiamo il tempo di ricavare un sapere di esperienza. Nella vita di tutti i giorni ci vengono fatte continue richieste e questa condizione ha senz'altro alimentato la 'cultura della fretta', ormai cifra della nostra esistenza, certamente ricca di stimoli ma, spesso, povera di riflessione. I vissuti nella vita quotidiana del nostro tempo sono isolati, viviamo una sorta di separazione fra le diverse parti della nostra vita: separiamo il sapere pratico da tutto il resto, creiamo spazi gli uni separati dagli altri ed è difficile organizzare la nostra vita frammentaria in un tutto unitario.
Urge trovare almeno un filo conduttore, fare esperienza, fermarsi per elaborare i propri vissuti e inserirli in una cornice di senso.
Una società piena di stimoli, una società che richiede solo prestazioni, genera stanchezza, una stanchezza che ci divide e che provoca l'isolamento. Ma l'uomo è un essere di linguaggio, ha bisogno dell'altro e di entrare in relazione con esso, per ritrovare se stesso.
Un filo conduttore è proprio la vita quotidiana: tempo, luogo e relazioni ed è possibile seguire anche un'altra strada: quella del racconto.
Nella prefazione del libro `Giochiamo con la filosofia` di Ermanno Bencivenga, professore ordinario di filosofia presso l'Università di California, ci viene spiegata, tramite un paragone con la logica, l'importanza della filosofia. La logica insegna la pratica del ragionamento, ma molto spesso si può disporre della teoria senza saper stare al mondo, o viceversa, saper stare al mondo, ma non conoscere la teoria logica. Per la filosofia il discorso è diverso: non serve per stare al mondo, perché non ci parla del nostro mondo e delle cose che in esso esistono, quindi non dovremmo aver bisogno né della sua teorie e né della sua pratica. In realtà sarebbe opportuno paragonare la filosofia al gioco, un gioco perverso dove tutto viene messo in discussione, tutto viene creato e distrutto. Il gioco è fondamentale per i bambini, per prepararli alla vita vera; per noi adulti, invece, è la filosofia che ci aiuta ad esplorare le infinite possibilità che il mondo può offrirci. Il libro è stato creato con lo scopo di divertire il lettore, farlo ragionare e farci conoscere la filosofia in un modo un po` diverso. Siamo abituati a leggere libri incomprensibili e la maggior parte dei ragazzi smette di leggerli o non incomincia nemmeno; questa è un'occasione per giocare insieme con la filosofia appunto.
Nei prossimi articoli andremo ad analizzare favola per favola del libro di Bencivenga, inizieremo ad osservare dettagli della nostra vita quotidiana e capiremo insieme come la filosofia può davvero salvarti la vita!